Ho finito di leggere In Madre Lingua, un libro pieno, magico, commovente, che mi ha lasciata piena, piena di tante cose. Un libro che decisamente consiglio a tutti, ma in particolare a coloro che, non so perché, di fronte ad uno "straniero" non si interrogano sulla sua storia; a quei giovani, giovanissimi, che, anziché essere curiosi di scoprire quel miracolo che è la diversità, usano parole forti per descrivere sentimenti che neppure possono conoscere, per questioni di età e non solo; giovani che dicono di odiare l'una o l'altra razza, come se la bellezza del singolo possa essere ascritta a una razza, a un'etnia, a una cittadinanza...

Uso, per invitarvi, la frase che più mi ha colpita nel libro. Appare nel racconto di Restituta Malile, della Tanzania, ed è una cosa meravigliosa 



Mzee akiketi huona mbali kushinda kijana aliye juu ya mti.

I vecchi, anche seduti, vedono più lontano dei giovani sugli alberi.

(Non a caso, la sezione "Africa" me l'ero lasciata per ultima!)

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