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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

Prima notte a Gödöllő

Vi voglio raccontare la mia prima notte a Gödöllő, una notte in cui ho avuto la sfortuna di coricarmi per ultima.  Come direbbe Vichi, però, "Nun me ce freghi!". Stasera no, non mi metterò a dormire per ultima, perché... no!, non voglio dover affrontare di nuovo un padre che russa, una sorella che russa e una matta sonnambula che senza neanche saperlo, ancora dormiente, mi guarda con aria minacciosa blaterando "Ti sei messa al posto mio! Questo è il posto mio! Che fai qui?!"  O, forse, sì... mi rimetterò a letto per ultima. In fondo il piccolo dialogo con la matta sonnambula mi ha divertita!

Postojna

Il tatuaggio sul mio polso parla chiaro. "Fremd", la parola chiave per la mia felicità. E non fa che tornarmi in mente, oggi, mentre leggo i cartelli stradali in una lingua che non conosco, mentre mi trovo -finalmente!- in un paese in cui mi chiedo "In che lingua devo parlare?", in cui mi sento davvero Straniera,  fremd ; un paese del quale nulla mi appartiene, e di cui ho tutto, ancora, da scoprire. Il tatuaggio sul mio polso parla chiaro, devo fare questo per essere viva. Devo viaggiare, esplorare, andare lontano, dove ogni minima traccia di casa sparisce (casa nel senso di terreno già esplorato, conosciuto, assimilato), dove niente è ciò a cui sono abiutata, dove non ho appigli, dove non so da cosa cominciare. Oggi, dopo tempo indecifrabile, sento di nuovo quella meravigliosa sensazione,  Fremdgefühl . È mai esistita una parola più stupenda? Un concetto più nobile e meraviglioso?! Decisamente no! E decisamente ne è valsa la pena di sentire l'ago pene