Sai che c'è... È che in certi momenti è una sensazione quello che cerchi; uno stato, una condizione, non tanto una persona, un essere umano corredato di attributi e facoltà.
Quello che cerchi è perdere la testa e quasi non importa chi sia a fartela perdere. Importa all'inizio, perché fin quando il senno non ti abbandona tu vuoi trovare qualcuno che ne sia degno, ma poi la tua attività diventa soltanto perderti e impedire al mondo di farti ritrovare.

Non si possono chiamare relazioni, non c'è relazione tra le due parti. La chiamerei piuttosto una collaborazione egoistica (che può comunque risolversi nella soddisfazione di entrambi, se si ha fortuna). 
Io ho bisogno di un fantoccio con cui dialogare la mia follia, tu puoi avere bisogno di un corpo, o di un altro fantoccio a tua volta. E non è necessario conoscersi, anzi... altamente sconsigliabile, ma bisogna essere bravi sceneggiatori, saper reagire a colpi di scena improvvisi, perché l'altra persona è pur sempre una persona, che non possiamo controllare. E allora devi inventarti, capire cosa fare, cercare di prevedere, ma tanto alla fine... l'unico spettatore di tutto questo sei tu, e allora mandi a fanculo la dignità, fai anche cose di cui non sei convinto, perché... se sei come me, la cosa di cui tu sei più convinto è che qualche cosa si debba fare.

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