Viaggi

Venezia

2 giugno 2016








Ischia mon amour


Se a mio padre devo l'amore per i viaggi in auto, a mia madre devo senza dubbio quello per il mare.



Nonostante sia cresciuta in una città di mare, bruttina ma pure sempre di mare, non sono mai stata una fanatica della spiaggia, non ho mai pensato di non poter vivere senza, e da un certo punto di vista avevo ragione.

Accade nel 2008 che mamma decide con un'amica di fare una vacanza a Ischia. Si occupano di tutto loro due, io sono al primo anno di università e nel periodo scelto (inizio luglio) ho ancora esami, così mi organizzo per raggiungerle qualche giorno più tardi.
Partiamo dal fatto che.. per arrivare a Ischia è necessario passare per Napoli, voglio dire.. Napoli, e il relativo Golfo che la ospita! Il viaggio è dunque un'avventura piacevole!

Quell'anno parto da Roma, con l'InterCity fino a Mergellina, da dove prendo l'aliscafo per Ischia. Tutto questo accadrà solo quell'anno e mai più, dato che la fermata di Mergellina viene eliminata dalle tratte IC, ES eccetera.

Cosa ricordo del viaggio di quell'anno, beh... che cominciai ad amare il Mare! 

Sarà anche che dove vivo io ci sono due centrali, c'è il Porto di Roma, quindi, voglio dire... per quanto il Mare si possa impegnare, le sue acque non saranno mai troppo competitive in quella zona, e dopotutto non lo sono neppure le coste.

Quell'anno conobbi il mare di Ischia, i colori di Ischia, le luci, i suoni, gli abitanti di Ischia. 
Se frequenti Ischia per un po' capisci il vero senso dell'espressione "Isola felice". Altroché se lo è, Ischia è felicissima!

Mi sono innamorata perdutamente del colorito ordine di quell'Isola, che è vivace e caotica ma mai molesta, dove ogni giorno è una festa, ogni sera una magia, ogni attimo il più bello. 

















Ed ora l'estate non è estate senza Ischia, senza una passeggiata ad Ischia Ponte, senza aver visto "il Calise", senza sedersi per una pizza da Sciuè Sciuè. Non è estate, e anche da qui a Berlino, non faccio che pensare "Sì, anche la prossima estate ci sarà." Quella ventata di emozioni, quei tramonti incantevoli, quelle cene con addosso ancora il costume e il kaftano, quella dose d'incantevole Mediterraneità, racchiusa in un luogo che ha ben poche pretese, che si concede con estremo calore, che ti prende sotto braccio e ti fa danzare con sè nelle calde notti di un agosto campano ...

On the road

Italia, 4  novembre 2012
Austria, Germania, 5 novembre 2012

A mio padre devo il mio amore per i viaggi in macchina.
Ne abbiamo fatti molti in giro per l'Europa, ultimo dei quali quello in Ungheria con le mie sorelle nel mese di luglio.

Le foto che vedete sono state scattate durante la nostra ultimissima impresa automobilistica: Civitavecchia-Berlino, viaggio intrapreso per facilitare il mio trasferimento nella capitale teutonica.

Il bello dei viaggi i macchina è la possibilità di osservare, fotografare e toccare con mano propria le differenze paesaggistiche, floro-faunistiche e culturali che collegano due città così lontane come possono essere la mia città natale e una di quelle del mio cuore!



La magia dell'entroterra pugliese


È stato molto più di una vacanza, molto più di una semplice visita a una ex compagna di università. 
Il mio ultimo viaggio è stato un vero e proprio viaggio di scoperta, uno scambio culturale, per ora a senso unico. 

Sant'Agata di Puglia
Ho trovato nella campagna pugliese ciò che mai mi sarei aspettata, ciò che vorrei tanto, davvero tanto, poter vedere nella mia città. Una cultura forte, e fortemente caratterizzata, un forte attaccamento alla propria terra, alle proprie radici, alle proprie tradizioni, e più di tutti una terra, delle radici, e delle tradizioni, per cui provare questo forte attaccamento. 

Un viaggio iniziato per caso, il mio, che volevo soltanto rivedere un’amica, fare due chiacchiere con lei che non fossero al cellulare, o sempre di corsa su Facebook. È così, che tra un gradino e l’altro, un sampietrino scivoloso e le mie Birkenstock che non mi aiutavano, tra i 12 rintocchi di mezzogiorno e l’unico, solitario, delle 13.00, ho scoperto un mondo fatto di piccole cose estremamente magiche e preziose. Da forestiera quale ero, probabilmente ho vissuto e scoperto questa cultura così diversa dalla mia con gli occhi di un bambino stupito; ma a me tutto quel caldo, il colore e il calore dei campi di grano, il “met’r” come principale oggetto di comunicazione, hanno lasciato dentro l’effetto di una bella nevicata in una città di mare. 
Sant'Agata di Puglia

Con tutta la mia umiltà, spero di rendere omaggio con questi scatti a Sant’Agata di Puglia –e a tutta la campagna che la circonda!–, alle decine di pale eoliche che infestano le menti degli abitanti, ai gestori del Castello che lo tengono furbescamente chiuso nei giorni in cui io decido di visitare la città, ai cani randagi, ai gradini scivolosi, alla campana del Comune, ai tifosi dell’Italia, a chi con grande estro ha saputo animare tutte le mie serate passate lì; alla mia famiglia ospitante, ai vari Maomao e ai “soggetti” del Paese, al magnifico Santagatese (interessantissima fusione tra Barese e dialetti campani), alla mia Nikon D5100, che mi aiuterà a ricordare ogni giornata, e ultime, ma non per importanza, le due compagne che mi hanno guidata alla scoperta di tutto questo. Grazie care! Grazie a tutti!






Località Sant'Antuono, 28 luglio 2012


Sant'Agata di Puglia, 27 luglio 2012

Sant'Agata di Puglia, 27 luglio 2012




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