Eppure c'era qualcosa, nel tuo non piacermi, che mi attirava. E continua a farmi sentire l'amaro di ciò che non si è assaporato fino in fondo
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Visualizzazione dei post da 2013
Introduzione ad un ben più lungo discorso sull'effimerità della bellezza
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Ma possibile che la bellezza sia davvero così effimera?! NO! Io non ci voglio credere. Però si dice che la bellezza stia negli occhi di chi guarda. Allora sì, è possibilissimo. È colpa mia. Sono io che cambio idea ogni tre minuti, sono i miei occhi che non vedono più come bello ciò che prima li saziava e poi affamava. Inoltre penso di commettere l'errore, in alcuni momenti, di definire e credere bello ciò che in realtà è soltanto una base perfetta su cui proiettare i miei strampalati bisogni non appagati di perfezione. È chiaro, che sono proiezioni. La perfezione, se proprio ti capita tra le mani, ti ci capita una volta nella vita, e quando quella volta è passata... rimane solo un'utopia mascherata da ricerca con buone possibilità di successo
Ricordando "Berlino"
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L'odore di quella macchina, il gelo dell'inverno berlinese I pochi vestiti addosso, troppo pochi per quella bassa temperatura L'odore di Maria, il calduccio nella Brauhaus Le battute in tedesco, che all'inizio non capivo e alla fine dispensavo Gli spuntini notturni al McDonald's e ordinare un BigMac senza pane :) I viaggi in macchina attraverso tutta Berlino Le parole nuove imparate grazie a lei, che non parlava altro che il tedesco La clientela strana dell'Eierschale, strana quanto il nome del locale 1 ! Il casino del Matrix, i bei ragazzi e le tipe fomentate La stanchezza di ogni nottata e la benedizione del Feierabend 2 ! La paura delle prime volte in metro da sola, alle cinque di mattina, dopo aver finito di lavorare e la sensazione di essere al posto giusto nel momento giusto, di stare facendo ciò che volevo: qualcosa di bizzarro, nella città più bizzarra del mondo!!! Devo questo a Die Promill Streife , l'azienda migliore per ...
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Giovedì notte. Mi lavo i denti. La mia coscienza è in piedi dietro di me. Mi sta col fiato sul collo. Mi osserva da dietro. Poco più tardi, sul divano, mi domando: "E qui ti senti al sicuro?" "No, ma presto lo sarò" "E dove (, nel letto)?" "(Nel letto) Tra le braccia di Morfeo" Tra le braccia di Morfeo sono tutti al sicuro. Anche quando stanno per gettarsi verso il Male ...
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Ogni grande gioi porta con sé un grande dolore, che sparisce non appena la gioia si ripresenta e riappare non appena la gioia cessa. Ma la gioia non può cessare! È la fonte della gioia che può non essere presente, ma la gioia è senza fine, ed è solo una nostra idea, dopotutto, che quella gioia non ci sia più.
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L'idea di educazione, come quella di cortesia, varia molto da cultura a cultura. Integrazione è anche accettare queste variazioni e varietà ; pensare, prima di tutto, che anche la propria cultura è una delle tante varietà, e non la "normalità". Chiudete gli occhi, ascoltate la musica magica della diversità , vi insegnerà che siamo tutti, diversamente, meravigliosi
La mia vita sul Mediterraneo
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Questa domenica mattina comincia così, col sole caldo che filtra dalle tante finestre della mia casa sul mare, il saluto di alcuni gabbiani, gli schiamazzi pittoreschi dei muratori che, anche oggi, lavorano; le campane della Chiesa del Ghetto, che mi ricordano nonna. L'aria si sforza di essere fresca, di regalarci un respiro di mare che è un privilegio di noi pochi mattinieri, una sorta di regalo esclusivo, per chi si lascia svegliare dal sole senza storcere il naso, sorridendo a quel dono meraviglioso che è. Al fresco del terrazzo mi prendo cura delle mie poche piante, poche ma belle. Mi restituiscono la gioia della loro semplice bellezza, del loro essere lì, crescere, nonostante i venti, le piogge, il sole cocente. Ora hanno bevuto, sono fresche, vive, sorridenti, belle da morire. Ora posso fare tutto il resto. Sarà una bella giornata!
Scoprire d'essere felici
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Sono ad un festival, allo Strummer Live Festival. Racconto ad un ragazzo appena conosciuto gli ultimi avvenimenti della mia vita, in una pausa penso tra me e me: "Cavolo... Sono quello che vorrei essere" Qualche giorno dopo ci rifletto: senza accorgermene ho smesso di cercare la felicità ed ho cominciato a viverla!
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Ho finito di leggere In Madre Lingua , un libro pieno, magico, commovente, che mi ha lasciata piena, piena di tante cose. Un libro che decisamente consiglio a tutti, ma in particolare a coloro che, non so perché, di fronte ad uno "straniero" non si interrogano sulla sua storia; a quei giovani, giovanissimi, che, anziché essere curiosi di scoprire quel miracolo che è la diversità, usano parole forti per descrivere sentimenti che neppure possono conoscere, per questioni di età e non solo; giovani che dicono di odiare l'una o l'altra razza, come se la bellezza del singolo possa essere ascritta a una razza, a un'etnia, a una cittadinanza... Uso, per invitarvi, la frase che più mi ha colpita nel libro. Appare nel racconto di Restituta Malile, della Tanzania, ed è una cosa meravigliosa Mzee akiketi huona mbali kushinda kijana aliye juu ya mti. I vecchi, anche seduti, vedono più lontano dei giovani sugli alberi. (Non a caso, la sezione "Afric...
Frammento di chat di gruppo!
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Lav Borhy dico palesemente alla qui presente *****, che il tipo non me dispiace andiamo più vicine ma lui balla con gli amici fuma nn ce se fila a una certa comincia un po' a girarsi ogni tanto ma niente al chè... guidata... dal calore dico a *****: andiamo davanti (perché lui era davanti a noi e rivolto verso il dj) 10.06.2013 20:28 ******** ******* guidata dal calore, cos'avrà voluto dire?!?! 10.06.2013 20:28 Lav Borhy ahahahahahah!!!! è tipo nord magnetico!!!!!!!!!!!!!! e con questa, regà... me so superata, CAZZO!!!!!! ammettetelo!
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Per la mia vita auguro a me stessa di sentirmi sempre precaria, costantemente in partenza, di sentirmi di passaggio e mai stabile, di non possedere nulla, ma poter godere del Mondo intero. Perché un errore dell'Essere Umano è quello di credersi possessore e posseduto, di non preoccuparsi d'altro che del dover difendere i propri averi, lasciandosi così davvero possedere, imprigionare, limitare. Le uniche radici le abbiamo nel cuore e viaggeranno con noi in ogni luogo e in ogni istante. Siamo tutti abitanti del Mondo, senza distinzioni, senza diversi diritti. Ad ognuno di noi appartiene il Mondo intero, ma molto più a chi ha la mente libera
Da uno dei miei tanti diari
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Perché deve essere così? Perché devo poterti vedere soltanto oggi, o tra tre giorni? Perché non posso vederti domani? Perché alla mia vita piace mettermi in difficoltà; perché se potessi vederti domani non avrei tanta voglia d'incontrarti, di accogliere nuovamente la tua visione e la tua presenza. __________________ Non ti vorrei; anzi ... voglio espressamente non volerti. Ma chissà... __________________ Oggi, per esempio, sapendo che domani potrò vederti ... non ne ho alcuna voglia!
Ricordando ad un'amica vecchi episodi della mia pazza esistenza
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Frammento di conversazione intrattenuta allo Yaam
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Questo frammento richiede una piccola premessa. Lo Yaam è il miglior locale reggae berlinese, dove questa sera mi sono andata a rilassare con la mia amica Jessica. Mentre balliamo sulla pista della spiaggetta, parlandoci di tanto in tanto in italiano, si avvicina piano piano un ragazzo africano. Dice "Piano piano" e poi mi fa un paio di domane. Penso "Allora forse lo sa davvero l'italiano", dopo un altro paio di domande ne ho la conferma. Mi chiede di dove sia, dico di Roma, chiede di Roma dove e mi dice che lui è di Centocelle, ci ha vissuto quattro anni a Roma. "E che ci facevi a Roma?" "Lavoravo" "Eh, ... che lavoro facevi!" "Ganja ganja!" Non contento, alla domanda "E adesso che lavoro fai?", il ragazzo risponde con accento africano romano: "E che te frega?"
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Sei tu. Il mio compagno, il mio amante. Il mio terrore, la mia salvezza. La meraviglia che il mondo mi ha dato, ma non ti ha dato solo a me, e non mi ha dato solo te. Come possono cuore e mente essere tanto crudeli l'uno con l'altro? Come può, chi ci ha creati, averci dotati di una mente che vuole ciò che fa male al cuore?
Meravigliosi incontri
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Ieri sera, come di consueto, mi reco all'ufficio dell'agenzia per cui faccio la hostess per prendere le chiavi della macchina e raggiungere con la stessa la mia collega a Bornholmerstraße. Entro nel palazzo dell'ufficio, vado dal portiere e lui mi dice "Promill-Streife!" "Ja!". Prendo le chiavi e come al solito approfitto del bagno (sono partita un'ora prima da casa e non ne avrò l'occasione almen o fino a mezzanotte). Esco dal bagno e un signore con lunga barba, pantaloni rossi e scarpe da frate si dirige verso l'ascensore. Gli passo accanto, lui ci ripensa e prendendo un giornale dalla pila che ha in mano mi viene incontro. "Lo vuoi un giornale fresco fresco? Così puoi leggere cosa succede domani!" Mi sorride e se ne va...
Traducendo
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Una frase fa parte di un paragrafo; il paragrafo fa parte di un testo. Accade, talvolta, che tu abbia scritto una frase meravigliosa, la tua piccola opera d'arte del giorno. È una frase le cui parole si susseguono e conseguono con una incantevole scorrevolezza; i cui sostantivi sono eleganti, senza però mancare in alcun modo la loro funzione comunicativa. E accade, tristemente, che quella frase, così bella e outstanding , diversa dalle altre, non rientri nei parametri e nel registro linguistico del paragrafo di cui fa parte, il quale a sua volta deve sottostare alle regole impostegli dal Signor Testo-di-cui-fa-parte! È qui che hai un tuffo al cuore, perché hai capito -rileggendo il teso finora tradotto- che devi sacrificare la tua opera d'arte, che il tuo capolavoro deve sparire da quella pagina Word, lasciando spazio ad una traduzione molto meno elegante, ma, in fondo, ben più appropriata. Ed è attraverso questo grande sacrificio, che trovi la gioia di espletare ...